Sogno
Prima scena: atmosfera thriller, spie ammazzamenti vari. Ho un rapporto sessuale con una donna. Lo devo fare, per avere delle informazioni.
Seconda scena: Festa di compleanno. L’ambientazione, a casa mia, ma è in stile gotico, antico. Arriva un gruppo di amici maschi; poi un gruppo di zii e zie “americani“; poi tanti bambini, maschi, che iniziano a provocarmi, come per gioco. Poi peroÌ€ diventano insistenti, e il gioco diventa molesto. A un tratto, mi mettono una mano sul seno! Mi abbassano le mutande!... Sono sopraffatta! Non riesco a staccarmi... E urlo!
Mia mamma e mia sorella mi consolano; loro sanno di questa molestia.
Terza scena: Vedo un bambino piccolo maschio che si fionda verso di me e mi dice: “Nascondimi! Perché mi fanno del male! E cosiÌ€ mi nascondo con il bambino e con un’altra donna dentro a uno sgabuzzino. Arriva una donna cattiva, e grida: “Dov’è il bambino?” Nel mentre, capisco che la donna con cui stavo voleva consegnare il bambino alla donna cattiva; e le dico: “Ti volevi approfittare? Volevi tradire il bambino?
E allora le spacco la faccia!”
Prendo il bambino e vado ad un’altra festa. Mi trovo in una villa al mare. Anche qui il clima è quello dei gangster, di gente che non si fa nessuno scrupolo. Arriva Paolina, mia sorella: mi dice che mi ha portato dei vestiti normali. Io mi vado a cambiare, e le affido il bambino, e le dico: “Mi raccomando! Abbi cura del bambino!” Ma mentre mi sto cambiando, ho un presentimento: capisco che è successo qualcosa! E infatti, quando ritorno da Paolina lei aveva un altro bambino! Le chiedo urlando dove sia il bambino! Lei mi risponde agitata che “non sa cosa dia successo”: “Non lo so! Non lo so!”. Prendo in braccio quest’altro bambino che cambia fisionomia e diventa russo. Gli urlo: “Dimmi dov’è il bambino se no ti strangolo!” E lui, che a quel punto mi sembra il demonio, mi risponde, con gli occhi e lo sguardo spaventoso: “Non te lo dico! Piuttosto mi faccio ammazzare! Ed io urlo: Basta!!! Me ne vado a letto! ... C’è un ragazzo che mi ha pisciato addosso; lui ride col pene in mano. Io gli prendo la mano e glielo sbriciolo! E lui dice: “Ahia! Mi hai fatto male!
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Breve interpretazione del sogno, per come è emersa in seduta
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Il sogno segnala un punto di svolta nella psicoterapia di Beatrice.
La tonalità emotiva di fondo del sogno è angosciante. L’atmosfera a tinte fosche. Colpisce in particolare il livello di aggressività espresso, le manifestazioni di violenza: gli ammazzamenti, le espressioni del tipo “le spacco la faccia”; gli “stritolo la mano” ecc. Nel sogno, Beatrice dà libero sfogo alla sua emotività, ed alla rabbia repressa. Motivo della rabbia sono “le molestie” e le prevaricazioni violente che lei e soprattutto le donne della sua famiglia hanno dovuto subire nella loro casa, “antica, in stile gotico”, contraddistinta dall’inciviltà emotiva, dalle barbarie, e dalla trasgressione della dignitaÌ€ e del rispetto reciproco. La prevaricazione maschile assume in piuÌ€ di un’occasione la connotazione dell’abuso (“Mi mettono la mano sul seno, mi abbassano le mutande”), della svalutazione, del disprezzo, dello spregio (“un ragazzo mi ha pisciato addosso”). Di fronte a queste forme di ostilità, quasi maligna, la madre di Beatrice si rivela nel sogno totalmente inetta, incapace di reagire: “Lei sa delle molestie”; ma non sa far altro che “consolare” Beatrice. Anche la sorella Paolina, che compare nella scena finale del sogno, si rivela del tutto inaffidabile: le sottraggono il bambino ma lei “non sa cosa sia successo!”: “Non lo so!”
Beatrice, nelle scene iniziali, appare anche lei sottomessa alla prevaricazione oltraggiosa dei maschi. Ma “urla”! E, quindi, reagisce. E in ciò consiste la novità del sogno. Beatrice inizia a reagire, con determinazione, e laddove è necessario con la “forza fisica”, alle azioni delittuose e ai tradimenti della buona fede agiti sia dai maschi che dalle donne cattive (“Ti volevi approfittare? Volevi tradire il bambino? E allora ti spacco la faccia!”).
E i bambino che lei protegge, chi è? E’ lo “sdoppiamento” di se stessa; è la nuova Beatrice che è ancora piccola e che deve essere protetta dalla Beatrice adulta. Nel sogno si manifesta la determinazione della Beatrice adulta a proteggere la piccola Beatrice dalla violenza prevaricatrice dei maschi, e dall’ipocrisia delle donne della sua famiglia, che tradiscono affettivamente la piccola Beatrice, allo scopo di trarne un proprio vantaggio (“Te ne volevi approfittare? – della terza scena – E allora le spacco la faccia!”).
Il sogno di Beatrice rivela il passo in avanti da lei compiuto nell’ambito del suo percorso psicoterapeutico, che supera il perbenismo e il moralismo di una mentalità ipocrita, che in nome della protezione agisce la violenza (le botte) e impone la sottomissione; e che condanna la sessualità, salvo poi diventarne schiavi (il tradimento di Angiolina ecc.).
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