Una grave disabilità motoria è una conseguenza comune di diversi disturbi cerebrali (ad esempio trauma cranico, ictus, paralisi cerebrale, lesioni del midollo spinale, malattie neuro-degenerative-muscolari) che portano ad un impatto drastico sulla qualità della vita delle persone e sulla loro capacità di partecipare alla vita sociale.

Al giorno d'oggi, la costante innovazione nel campo delle tecnologie assistive (AT) ha consentito un accesso personalizzato alla comunicazione e all'interazione digitale tradizionale, consentendo alle persone con disabilità di partecipare efficacemente alla vita sociale. Tuttavia, l’accesso alla comunicazione/interazione digitale rimane ancora un problema irrisolto per le persone con compromissione grave e complessa delle capacità di comunicazione e interazione.

La tecnologia Brain Computer Interface (BCI) potrebbe fare la differenza nell’accessibilità delle moderne AT e, infine, rendere le soluzioni AT personali pienamente inclusive come mai prima d’ora. Le attuali BCI non invasive (basate su EEG) possono fornire in modo affidabile comunicazione e interazione per persone gravemente disabili, tuttavia la loro adozione nel portafoglio di soluzioni AT deve ancora arrivare. Le ragioni principali sono che sono ancora ingombranti nei loro componenti hardware e software e richiedono il supporto degli sviluppatori, sono molto costosi e manca ancora l'adozione dell'intero processo, dal prototipo all'industria.

Sono quindi necessari sforzi e investimenti per tradurre i risultati della ricerca in sistemi BCI autonomi, plug and play, migliorandone l'usabilità, l'affidabilità e la portabilità per l'ambiente di un utente reale e riducendo i costi associati.

Colmare questo divario traslazionale tra lo sviluppo della BCI e gli utenti finali trasformando la BCI in un dispositivo di assistenza con tutti gli strumenti necessari per fornire accesso a comunicazioni e interazioni digitali aggiornate è l’obiettivo di questa proposta.